Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA

FORMAZIONE

il FIGLIO dell'UOMO

ONLUS - ASSOCIAZIONE CATTOLICA

E-mail: studiotecnicodalessandro@virgilio.it

Siti Internet: http://www.cristo-re.eu ; http://www.maria-tv.eu ;

http://www.vangeli.net ; http://www.mondoitalia.net ;

http://www.web-italia.eu ; http://www.engineering-online.eu;

dal 28 Marzo al 4 Aprile 2010

9a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione in Rete Internet nel MONDO de

" i Quattro VANGELI " della CHIESA CATTOLICA , Matteo, Marco, Luca, Giovanni, testi a lettura affiancata scarica i file cliccando sopra Italiano-Latino Italiano-Inglese Italiano-Spagnolo

L'ARGOMENTO DI OGGI

Aderite all"

ORDINE LAICO dei " CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO" per VIVERE il VANGELO, Diventate CAVALIERI del FIGLIO dell'UOMO vivendo la Vostra VITA in FAMIGLIA e sul LAVORO secondo VIA, VERITA' VITA

dai GIORNALI di OGGI

L'ex premier ha parlato alla trasmissione In Mezz'ora su Raitre

E aggiunge: "Il comportamento del premier denuncia fragilità"

D'Alema: "Berlusconi in declino

Opposizione sia pronta a scosse"

Il premier parla di complotto perché è un leader dimezzato

"Confermo che sosterrò Bersani candidato alla segreteria del Pd"

2009-06-14

Ingegneria Impianti Industriali

Elettrici Antinvendio

ST

DG

Studio Tecnico

Dalessandro Giacomo

SUPPORTO ENGINEERING-ONLINE

 

L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

CORRIERE della SERA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.corriere.it

2009-06-14

il presidente di Italianieuropei in tv: l'opposizione sia pronta a prendersi responsabilità

D'Alema: "Nel governo ci saranno scosse, l'opposizione sia pronta e responsabile"

"Berlusconi è animato dal mito dell'eterna giovinezza, un mito pericoloso". Ma Bonaiuti: ha preso un colpo di caldo

ROMA - Silvio Berlusconi "è ormai un leader dimezzato" e viste le difficoltà con cui l'esecutivo gestisce la crisi economica e le questioni internazionali c'è da aspettarsi che la maggioranza si attraversata da "scosse" che imporranno all'attuale opposizione di reagire assumendosi le proprie responsabilità. Lo ha detto l'ex vicepremier Massimo D'Alema, ospite su Raitre di "In mezz'ora". "La vicenda italiana potrà conoscere delle scosse, non c'è dubbio - ha rilevato l'esponente del Pd -. Berlusconi è animato dal mito dell'eterna giovinezza, un mito pericoloso". Per scosse, ha precisato il presidente della fondazione Italianieuropei, si intende "momenti di conflitto, di difficoltà, anche imprevedibili, che richiedono un'opposizione in grado di assumersi le proprie responsabilità".

"BERLUSCONI LEADER DIMEZZATO" - "Più che di bomba parlerei di un petardo, Berlusconi avverte qualcosa che forse gli italiani non hanno ancora pienamente percepito ma è chiarissimo a chi osservi la politica e abbia un minimo di visione internazionale: il capo del nostro governo è un leader dimezzato, colpito nella sua credibilità, è molto debole anche all’interno del paese" ha poi aggiunto D’Alema. "Non bisogna scambiare l’arroganza con la forza politica, il governo non fa nulla di fronte alla crisi, è incapace di fare le riforme, questa situazione di debolezza suscita in lui la reazione tipica di chi non ha la forza umana di affrontare problemi e attribuisce tutto questo ad un complotto". Di qui la necessità per l'attuale opposizione di tenersi pronta: "Il problema è mettere in campo una proposta politica in grado di unire la maggioranza del Paese - ha sottolineato D'Alema - Noi abbiamo fondato il Pd non per eliminare la sinistra ma per eliminare il trattino. Il Pd non è autosufficiente e deve mettere in campo un grande progetto". Non è un bricolage ma riguarda la capacità di mettere in campo delle idee nuove e fare una nuova sintesi".

"UN COLPO DI CALDO" - Non c'è voluto molto prima che dal centrodestra arrivassero reazioni alle parole dell'ex premier diessino. "Ma di quali scosse sta parlando D'Alema - si chiede il portavoce di Berlusconi, il sottosegretario Paolo Bonaiuti -? La sinistra non vuole forse rispettare il voto democratico liberamente espresso dagli elettori? L'ipotesi più probabile è che D'Alema abbia sofferto un colpo di caldo". Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino, commenta invece che "è indubbio che negli ultimi mesi il dibattito all’interno del Pd si sia fatto ’elettrico’ a causa della crisi di identità e di leadership e che ciò induca Massimo D’Alema a parlare di ’scosse’ e a invocarle per quanto riguarda il governo, ma sono tutti fenomeni che riguardano la sua parte politica, non la maggioranza che sostiene il governo, che è in ottima salute: anziché parlare di minacce, di attentati alla libertà di stampa, di scosse e di altri improbabili smottamenti, sarebbe bello se l’opposizione fosse cosi matura da parlare di riforme, dialogo e dibattito".

14 giugno 2009

 

 

Il retroscena

E Silvio si sente nel mirino: pronto a nuove offensive sperando nell’asse con Bossi

I timori di un "governo di emergenza economica"

ROMA — Ora inizierà la caccia a "mister x", a quella "persona" che avrebbe dovuto "destituire" il Cava­liere con un "piano eversivo", co­struito — secondo il premier — sul­le "quattro calunnie messe in fila contro di me": "Veline, minorenni, Mills e voli di Stato". Gli indizi non mancano per costruire un teorema, ma la caccia al personaggio misterio­so resterà un gioco di società, un gossip sul gossip, almeno finché reg­gerà il patto tra Berlusconi e Bossi.

Perché è vero che il Cavaliere si sente nel centro del mirino, e non perde mai di vista le ombre da cui si sente circondato: ascolta le voci del Palazzo dove si ipotizza un fantoma­tico "governo di emergenza econo­mica ", testa la notorietà e il gradi­mento di personaggi come Draghi e Montezemolo, e scruta soprattutto i movimenti di importanti cariche istituzionali e di autorevolissimi membri del suo stesso gabinetto, cercando di capire il gioco a inca­stro con pezzi dello Stato, presunti artefici di un’operazione comunque interna al centrodestra. Così s’intui­sce, a decrittare la battuta del mini­stro Rotondi, che nelle settimane scorse ha parlato del "tentativo di creare un moderno caso Montesi ma senza vittime".

Sembra di rivedere le scene del film Todo Modo tratto dal romanzo di Sciascia, dove i potenti leader de­mocristiani riempivano la stanza di santità prima di lasciar spazio ai re­foli del maligno. Nell’inner circle di Berlusconi si avverte il nervosismo che il leader trasmette a fasi alter­ne. Perché ancora l’altro giorno, per ore e ore, si è appartato con la Brambilla per studiare uno spot con cui promuovere il turismo nazionale all’estero. E quando l’ha illu­strato — spiegando che nel filmato avrebbe avuto il ruolo di promoter delle bellezze italiche — gli è stato fatto notare che il copione somiglia­va un po’ alla pubblicità dei tortelli Rana. "Se permettete — ha rispo­sto sorridente il premier — sono un figurino niente male rispetto al­l’amico Rana". Insomma aleggia un misto di an­sia e ilarità attorno al problema, che però esiste a sentire i boatos prove­nienti da alcune procure, o il com­mento del ministro Gelmini dopo la denuncia del "piano eversivo" da parte di Berlusconi: "Credo che ab­bia qualche motivazione per essere preoccupato". Ma ci sarà un motivo se il premier è passato politicamen­te indenne per quindici anni attra­verso numerose traversie giudizia­rie, mentre ora sembra accusare il colpo per storie più da rotocalco ro­sa. È come se avversari senza volto e senza nome avessero trovato il suo punto debole. Ed è stato proprio il Cavaliere a offrire il fianco, è stato lui ad accendere la miccia, andando a Casoria per la festa di Noemi che lo chiama "papi".

Nell’ultimo report riservato sul "giudizio dei leader", redatto da Ip­sos per il Pd, c’è il segno evidente di quanto la vicenda abbia impattato sulla politica. Prendendo come date di riferimento i test del 22 aprile e dell’11 giugno, si nota come Berlu­sconi è sceso dal 60% al 53,1% (con un minimo che ha toccato il 51%); Franceschini è calato dal 49,1% al 43,7% (con un gradimento comun­que superiore al partito di tre pun­ti); mentre Bossi è salito dal 40,2% al 46,4%; Di Pietro è passato dal 40,1% al 42,1%; e Casini è balzato dal 47% al 51,8%. Il lavorio ai fianchi del Cavaliere, quel "tarlo" insinuato nell’opinione pubblica hanno lascia­to il segno. Ed è vero che dalle urne è emersa una tendenza chiara verso il centrodestra, ma l’immagine di Berlusconi è stata logorata. Specie a livello internazionale.

Cosa succederebbe se dovessero concretizzarsi i timori del premier e di molti esponenti del Pdl? Se cioè lo stillicidio dovesse proseguire? Se altre vicende, magari senza risvolti giudiziari, chiamassero ancora in causa il Cavaliere sulla base del­l’odierno canovaccio? Il provvedi­mento approvato dalla Camera sul­le intercettazioni telefoniche non è ancora legge. E comunque — è già accaduto con le foto di Villa Certosa — non garantirebbe all’estero. È im­maginabile cosa accadrebbe se i me­dia stranieri rilanciassero durante il G8.

Forse allora è questa la vera chia­ve con cui interpretare la sortita di Berlusconi davanti ai giovani indu­striali. La denuncia di un "piano eversivo" è un modo per prepararsi e preparare il Paese a un’eventuale nuova offensiva. Non voleva essere una battuta, quella fatta dal Cavalie­re giorni fa, quando ha detto: "Sto preparando un matrimonio tra Noe­mi e Mills, e metterò loro a disposi­zione un aereo di Stato". Era un se­gnale non una boutade.

Quindi, più che ricostruire l’iden­tikit di "mister x", sarà decisivo ve­rificare quanto è solido l’asse tra Berlusconi e Bossi, e se davvero il Senatùr — come ha fatto capire — non accetterà di appoggiare qualsi­voglia esecutivo in cui il Cavaliere non sia il premier. Se così fosse, un’eventuale crisi di governo si tra­scinerebbe fino a traumatiche ele­zioni anticipate. Scenari di cui si di­scute nei palazzi istituzionali. Ma perché se ne discute oggi se il gover­no Berlusconi dovrebbe durare an­cora quattro anni?

Francesco Verderami

14 giugno 2009

 

 

 

 

 

IL COMMENTO

Parole fuori luogo: la politica

e l’usanza di accusare i giornali

Berlusconi dovrebbe indicare anche qual è l’Italia che, a suo giudizio, la stampa dovrebbe raccontare

Dice il presidente del Consiglio che la stampa "dipinge un’Italia che non è quella reale". L’affermazione è, come sem­pre, un po’ perentoria, ma contiene un elemento di verità: se mai un giorno venissero convocati, gli stati generali dell’infor­mazione italiana farebbero bene a rifletterci su. Non sarebbe male, però, se nel frattempo Silvio Berlusconi ci dicesse pure, anche per capire meglio di che cosa stiamo parlando, qual è l’Italia vera che i giornali dovrebbero, a suo giudizio, racconta­re. Perché quella che ha raccontato lui ai giovani industriali troppo vera non sembra. Almeno a prima vista. Nessuno si era accorto, per esempio, che, mentre il governo (secondo Berlu­sconi, uno straordinario consiglio di amministrazione del­l’azienda Italia) faceva miracoli, tra veline, Noemi, voli di Stato e caso Mills stesse prendendo corpo sui giornali, o su alcuni giornali, un complotto. Anzi, un "progetto eversivo" contro il premier, al fine di sostituirlo con qualcuno che, a differenza di lui, non è stato eletto dal popolo. Una specie di golpe bianco, fortunatamente sventato dal voto popolare. Come suol dirsi: urgono chiarimenti.

In ogni caso: nell’Italia che vorremmo, e dovremmo, raccon­tare ci piacerebbe non dover registrare appelli più o meno obli­qui agli imprenditori di un capo del governo, fa nulla se di de­stra di centro o di sinistra, perché neghino la pubblicità alla stampa "catastrofista", complice o magari mosca cocchiera(in altre occasioni Berlusconi aveva preferito definirla scendilet­to) di un’opposizione anch’essa malata di inguaribile disfatti­smo. È vero che poi Palazzo Chigi ha corretto il tiro, spiegando che lo strale polemico era rivolto a Franceschini e non ai gior­nali. Ma, anche a voler prende­re per buona la precisazione (peraltro smentita poche ore dopo), non ci siamo: il presi­dente del Consiglio intendeva forse dire che i giornali do­vrebbero concedere meno spazio o non concederne pro­prio, al leader del più grande partito di opposizione?

Non è solo questione di gaf­fe e, a guardar bene, non è nemmeno solo questione di Berlusconi. La politica (la politica di governo in primo luogo, ma anche quella di opposizione) non riesce a dimettere una volta per tutte l’usanza, antica e consolidata, di scrutare i gior­nali per scoprirvi più o meno ogni giorno ambigue trame, tor­bidi intrighi, oscuri complotti in suo danno; e di dividere i gior­nalisti in corifei da premiare e in nemici da stroncare. E fatica, oggi più di ieri, a tenere nel dovuto conto quelle libertà fonda­mentali di una democrazia moderna che sono la libertà di opi­nione e la libertà di informazione. Anche quando ha buoni mo­tivi per ritenere che vengano coscientemente esercitate in suo danno. Anche quando la tentazione di passare ai modi bruschi rischia di farsi irresistibile. Eppure da noi i giornali non fanno cadere i governi e, a quanto pare, non spostano nemmeno vo­ti: per quanto possano essere vicini all’opposizione, se questa è politicamente latitante non bastano a surrogarla.

Non è il caso di gridare al fascismo alle porte e alla stampa imbavagliata. Ma è il caso di ricordare che il clima è dei peggio­ri, e che il varo alla Camera del disegno di legge sulle intercetta­zioni, che la libertà di informazione senza dubbio la riduce, non lo migliora davvero. Proprio nelle stesse ore in cui Berlu­sconi parlava a Santa Margherita, ai valori fondamentali di cui abbiamo detto faceva aperto riferimento, a Napoli, intervenen­do al vertice Uniti per l’Europa, il capo dello Stato. Per esprime­re piena fiducia "nell’attaccamento delle opinioni pubbliche ai principi liberali, particolarmente a quelli della libertà e del plu­ralismo dell’informazione". Non sappiamo che cosa farà il ca­po dello Stato quando la legge sarà approvata definitivamente. Ma quella fiducia abbiamo il dovere di condividerla fino in fon­do.

Paolo Franchi

14 giugno 2009

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.repubblica.it/

2008-06-14

L'ex premier ha parlato alla trasmissione In Mezz'ora su Raitre

E aggiunge: "Il comportamento del premier denuncia fragilità"

D'Alema: "Berlusconi in declino

Opposizione sia pronta a scosse"

"Il premier parla di complotto perché è un leader dimezzato"

"Confermo che sosterrò Bersani candidato alla segreteria del Pd"

D'Alema: "Berlusconi in declino Opposizione sia pronta a scosse"

Massimo D'Alema

ROMA - Massimo D'Alema chiama a raccolta l'opposizione. Lo fa dagli schermi della trasmissione In 1/2ora, condotta da Lucia Annunziata su Rai Tre. "L'opposizione sia pronta in caso di scosse" dice l'ex presidente del Consiglio. Poi un duro attacco nei confronti di Silvio Berlusconi, per le parole usate ieri su un presunto "piano eversivo" contro di lui.

Le "scosse". "Nella vicenda italiana potranno avvenire delle scosse", risponde D'Alema ad Annunziata che gli domanda del 'complotto' paventato dal premier. "Anche perché - osserva - Berlusconi non è uomo che accetti il declino politico e umano, animato com'è da un mito dell'eterna giovinezza, miti sempre pericolosi...". Ma che vuol dire prefigurare "scosse", chiede l'intervistatrice? "Scosse significa momenti di conflitto, difficoltà anche imprevedibili. Del resto, le scosse sono così, imprevedibili". "Questo - continua - richiede che l'opposizione sia in grado di assumersi le proprie responsabilità e anche che sia nella pienezza delle sue funzioni".

"Nessun complotto". "Non c'è alcun complotto. C'è la condizione di un presidente del Consiglio che unisce, a una notevole arroganza e violenza verbale, una grande debolezza sostanziale, cioè incapacità di governare il paese, e anche di immagine, specialmente sulla scena internazionale". In una situazione "così debole", aggiunge D'Alema, "è chiaro che la tentazione di dare la colpa a qualche oscuro complotto diventa la scorciatoia, anziché fare i conti con le ragioni di questa debolezza, che sono nella fragilità e nei comportamenti del presidente del Consiglio".

"Governano i pretoriani di Bossi". "Nel centrodestra c'è un malessere evidente" e a comandare è "la guardia pretoriana, che è Bossi", ha detto l'ex presidente del Consiglio. Sottolineando che d'altra parte si tratta di una condizione tipica da fine impero, "quando le guardie pretoriane hanno sempre più potere dei senatori".

La candidatura di Bersani. "Confermo che sosterrò Bersani come candidato alla segreteria del Pd. Io ho sempre fatto quello che ho detto, è sufficiente che lo dica una volta sola, non è necessario che lo confermi sempre", dice D'Alema. "Una candidatura come la mia avrebbe senso in una sorta di emergenza nazionale. Non credo, però, che siamo alla necessità di richiamare la vecchia guardia per salvare il salvabile".

Politica estera. "Ritengo sia positivo che finalmente dopo tanto tempo anche il presidente del Consiglio italiano possa incontrare il nuovo presidente americano. Certo, colpisce non poco che Obama sia venuto in Europa due volte, saltando l'Italia, quando l'Italia è presidente di turno del G8 e una tappa a Roma sarebbe stata obbligata", osserva D'Alema parlando dell'incontro a Washington tra Berlusconi e il presidente americano Barack Obama. Quanto al G8 in programma all'Aquila, "spero che l'Italia se la cavi bene - dice D'Alema - è doveroso tifare per il nostro paese, anche se non abbiamo uno splendido allenatore in panchina".

(14 giugno 2009)

 

 

 

L'UNITA'

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.unita.it

2009-06-14

D'Alema: "Presto ci saranno scosse"

"Nella vicenda italiana potranno avvenire delle scosse". Massimo D'Alema risponde così a Lucia Annunziata che gli domanda del "complotto" paventato da Berlusconi. "Anche perché - osserva - Berlusconi non è uomo che accetti il declino politico e umano, animato com'è da un mito dell'eterna giovinezza, miti sempre pericolosi...". Ma che vuol dire prefigurare "scosse", chiede l'intervistatrice? "Scosse significa momenti di conflitto, difficoltà anche imprevedibili. Del resto, le scosse sono così... imprevedibili...". "Questo - riprende - richiede che l'opposizione sia in grado di assumersi le proprie responsabilità e anche - sottolinea - che sia nella pienezza delle sue funzioni".

Spiegando, in seguito, a cosa si riferisse e a chi guardasse Berlusconi quando parla di "complotto" D'Alema ha precisato: "Non c'è dubbio che Berlusconi si riferisce al suo mondo: noi siamo all'opposizione ed è certo che noi non difendiamo la sua maggioranza. Teme quelli intorno a lui". Il presidente di ItalianiEuropei ha sottolineato che il premier è "un leader dimezzato, colpito nella sua credibilità, non solo a livello internazionale, ma anche nel Paese" perché "incapace di fare riforme". "Nel centrodestra c'è un malessere evidente" e a comandare è "la guardia pretoriana, che è Bossi. Le guardie pretoriane hanno sempre più potere dei senatori".

Passando poi al Pd D'Alema ha detto che "il miglior segretario è quello che eleggeremo. Il Pd nella sua grande saggezza sceglierà il migliore". Alla domanda se lui candidasse ancora Bersani, D'Alema ha replicato: "Lo devo confermare tutti i giorni? Io ho sempre fatto quello che ho detto e basta che lo dica una volta, non c'è bisogno di ripeterlo". A Lucia Annunziata che ha insistito e gli ha chiesto se il ticket per la direzione del partito sarà quello di Letta e Bersani e D'Alema ha glissato: "Le darò una risposta non soddisfacente ma di congresso se ne parlerà dopo i ballottaggi, giustamente in questo momento abbiamo il dovere di vincere le elezioni e siamo impegnati in questo".

Di' la tua

14 giugno 2009

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.ilsole24ore.com

2009-06-14

D'Alema attacca Berlusconi

commenti - |Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci

14 giugno 2009

In merito al complotto paventato da Silvio Berlusconi, Massimo D'Alema, nel corso del programma 'In mezz'ora' condotto su Rai 3 da Lucia Annunziata, ha commentato: "Non c'è alcun complotto, naturalmente. C'è la condizione di un presidente del Consiglio che unisce ad una notevole arroganza e violenza verbale, una grande debolezza sostanziale, e cioè incapacità di governare il paese, e anche di immagine, specialmente sulla scena internazionale. E' chiaro che quando ci si trova in una situazione così debole la tentazione di dare la colpa a qualche oscuro complotto diventa la scorciatoia, anzichè fare i conti con le ragioni di questa debolezza, che sono nella fragilità e nei comportamenti del presidente del Consiglio".

L'ex presidente del consiglio ha poi aggiunto che "la vicenda italiana potrá conoscere delle scosse, non c'è dubbio. Berlusconi è animato dal mito dell'eterna giovinezza, un mito pericoloso". Scosse intese come "momenti di conflitto, di difficoltà, anche imprevedibili, che richiedono un'opposizione in grado di assumersi le proprie responsabilità. Nel centrodestra c'è un malessere evidente e a comandare è la guardia pretoriana, che è Bossi.

Infine, ironico, D'Alema ritiene "che sia positivo che finalmente dopo tanto tempo anche il presidente del Consiglio italiano possa incontrare il nuovo presidente americano. Certo, colpisce non poco che Obama sia venuto in Europa due volte, saltando l'Italia, quando l'Italia è presidente di turno del G8 e una tappa a Roma sarebbe stata obbligata".

Parlando infine dell'incontro a Washington tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente Usa, Obama, in programma domani alla Casa Bianca (ore 15 locali) in preparazione del vertice G8 dell'Aquila, D'Alema ha commentato "spero che l'Italia se la cavi bene. È doveroso tifare per il nostro paese, anche se non abbiamo uno splendido allenatore in panchina".

A proposito del centrosinistra (senza trattino chiarisce -sottolinea il presidente di Italianieuropei), "il miglior segretario è quello che eleggeremo. Il Pd nella sua grande saggezza sceglierà il migliore" ha detto eludendo le domande dell'incalzante Annunziata su Pierluigi Bersani. "Il Pd non è autosufficiente e deve mettere in campo un grande progetto", osserva D'Alema che sul tema delle alleanze sostiene che "non è un bricolage ma riguarda la capacità di mettere in campo delle idee nuove e fare una nuova sintesi".

"Una candidatura come la mia a segretario del Pd - sottolinea - avrebbe senso in una sorta di emergenza nazionale ma siccome ritengo che usciremo bene dai ballottaggi, non credo siamo all'emergenza per cui bisogna richiamare la vecchia guardia per salvare il salvabile".

14 giugno 2009

 

 

 

 

 

 

 

AVVENIRE

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.avvenire.it

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA STAMPA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

2009-03-13

 

 

 

 

 

LA GAZZETTA del MEZZOGIORNO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1

2009-03-13

 

 

 

 

IL GIORNALE

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.ilgiornale.it/

2009-03-13

 

 

 

 

L'OSSERVATORE ROMANO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html

2009-03-13

 

 

 

IL MATTINO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.ilmattino.it/

2009-03-13

 

 

 

 

La GAZZETTA dello SPORT

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.gazzetta.it/

2009-03-13

 

 

 

 

 

CORRIERE dello SPORT

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.corrieredellosport.it/

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

L'ESPRESSO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://espresso.repubblica.it/

2009-03-13

 

 

 

 

PANORAMA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.panorama.it/

2009-03-13

 

 

 

 

FAMIGLIA CRISTIANA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html

http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm

2009-03-13

 

 

SORRISI e CANZONI

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp

2009-03-13

 

 

 

 

 

PUNTO INFORMATICO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html

2009-03-13

 

 

 

 

 

EUROPA QUOTIDIANO

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

WALL STREET ITALIA

per l'articolo completo vai al sito internet

http://www.wallstreetitalia.com/

2009-03-13

 

 

 

 

 

 

 

IL SECOLO XIX

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/

LIBERO

http://www.libero-news.it/

IL MONDO

http://www.ilmondo.rcs.it/

MILANO FINANZA

http://www.milanofinanza.it/

MOMENTO SERA

http://www.momentosera.it/home.php

ITALIA OGGI

http://www.italiaoggi.it/

LA NAZIONE

http://www.momentosera.it/home.php

IL FOGLIO

http://www.ilfoglio.it/

 

IL MANIFESTO

http://www.ilmanifesto.it/

 

 

 

 

 

 

WIKIPEDIA

per l'articolo completo vai al sito Internet

http://www.wikipedia.it

 

GENTE VIAGGI

http://www.genteviaggi.it/

AUTO OGGI

http://www.inauto.com/speciali/autooggi/index.html

QUATTRO RUOTE

http://www.quattroruote.it/

INTERNAZIONALE

http://www.internazionale.it/home/

 

 

ARCHEOLOGIA VIVA

http://www.archeologiaviva.it/

AUDIO REVIEW

http://www.audioreview.it/

IL FISCO

http://www.ilfisco.it/

STAR BENE

http://www.starbene.it/

ABITARE

http://abitare.it/

BRAVA CASA

http://atcasa.corriere.it/

DONNA MODERNA

http://www.donnamoderna.com/home/index.jsp

SECONDA MANO

http://www.secondamano.it/

PC WORLD

http://www.pcworld.it/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINANCIAL TIMES

http://www.ft.com/home/europe/

EL PAIS

http://www.elpais.com/global/

 

LE MONDE

http://www.lemonde.fr/

THE NEW YORK TIMES

http://www.nytimes.com/

THE WALL STREET JOURNAL

http://europe.wsj.com/home-page

MAIL & GUARDIAN

http://www.mg.co.za/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vai alla HOME PAGE

Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO

Responsabile Per. Ind. Giacomo Dalessandro

Riferimaneti Leggi e Normative : Michele Dalessandro - Organizzazione, impaginazione grafica: Francesca Dalessandro